Scopri i Benefici di un trattamento Zen Shiatsu
Quali sono gli elementi che caratterizzano un trattamento zen shiatsu?
Il trattamento zen shiatsu si distingue per l’estrema semplicità, immediatezza, accessibilità e per la pulizia e il rigore dello stile. Ogni trattamento zen shiatsu e un viaggio di ascolto del corpo e di ritorno all’unità originaria di corpo, mente e spirito in cui operatore e paziente sono altrettanto partecipi e attivi.
Benefici
- rilascio di tensioni muscolari
- rilascio di tensioni emotive
- maggiore mobilità articolare
- sonno più profondo
- diminuzione delle emicranie
- miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica
- riduzione dei disagi dati da squilibri ormonali
- stimolazione delle difese immunitarie

Come si svolge una seduta di shiatsu zen?
Dopo aver preparato il luogo di pratica, creando un ambiente confortevole e rilassante, l’operatore Zen Shiatsu invita il ricevente, vestito con abiti comodi, a stendersi in posizione supina su un materasso di cotone, il futon.
L’operatore si siede al lato del fianco destro del ricevente. Il giusto contatto tra terapeuta e ricevente è molto importante sin dall’inizio: l’operatore deve toccare leggermente con la parte destra delle sue gambe il bacino disteso del paziente, un contatto che, come si dice in Giappone, deve essere come quello di un soffio di vento di primavera, non troppo forte, non troppo caldo, né troppo freddo o distaccato, come un vento autunnale.
L’operatore può finalmente prendere contatto con il ritmo interno del ricevente: prendendo il braccio del paziente ed appoggiandolo sulla propria gamba, il terapeuta ascolta il suo polso. Questo ascolto non è una diagnosi del polso, ma è un prendere contatto con il battito del cuore che ci accompagna dallo stato fetale sino all’ultimo momento di vita. Dopo qualche istante il battito del ricevente e dell’operatore diverranno uno, ognuno con il proprio ritmo, ma uniti in un’unica armonia che, una volta avvertita, porta al passo successivo: l’attivazione dell’Hara.
Portando la propria mano destra sopra l’addome del ricevente, appena sotto l’ombelico, il terapeuta si armonizza con il ritmo del respiro del paziente. Inizia il meraviglioso viaggio dello Zen Shiatsu. La mano sull’addome procede con un movimento circolare a spirale in senso orario. È un’esplorazione di tutte le condizioni energetiche dell’Hara ed è come se l’operatore dicesse al ricevente: “Eccomi, sono qui. Disponibile a incontrarti, se tu lo vuoi”.

Dopo alcune rotazioni a contatto con l’Hara, si sprigiona un calore che cresce in proporzione all’allentamento delle tensioni e difese del ricevente.
A questo punto, il trattamento Zen Shiatsu prosegue attraverso lo sviluppo del Kata, un percorso che si compone di sequenze definite e prefissate che contengono tutti gli elementi di riequilibro per il corpo energetico attraverso i meridiani.
I principi dello Shiatsu sono quelli della Medicina Orientale che vede la stretta relazione tra Mente, Corpo e Spirito uniti nell’energia vitale che pervade ogni cosa. Questa energia vitale, chiamata in Giappone Ki, percorre tutto il corpo, attraverso una rete di 12 meridiani, ciascuno dei quali è collegato a una funzione organica e psichica. L’alterazione di questo flusso, in eccesso o in carenza, provoca uno squilibrio nel campo energetico dell’organismo. È ciò che l’Occidente chiama “malessere”. Senza l’ausilio di strumenti meccanici, creme o oli, ma solo attraverso una pressione esercitata con pollici, palmo, gomito e ginocchia, lungo i meridiani si ripristina il corretto equilibrio psicofisico ed energetico.
Alla chiusura del trattamento, l’operatore ripete l’operazione dell’apertura dell’Hara, ma con la rotazione in senso anti-orario. Questo Kata di chiusura dell’Hara è altrettanto importante: è un momento molto delicato perché il ricevente, da quel momento in poi, dovrà procedere da solo.

Il Maestro Zen Tetsugen Serra, diplomato “Zen Master Shiatsu” all’Istituto di Shitsuto Masunaga presso lo Iokai Shiatsu Center di Tokyo, ha fortemente caratterizzato la sua pratica Shiatsu proprio attraverso la realizzazione della Via dello Zen.
In particolare, a diretto contatto con il Maestro Kimura, docente della scuola
di Masunaga, il Maestro Tetsugen ha compiuto un percorso di approfondimento per mezzo del quale ha ricevuto un’iniziazione che più specificamente determina la sua pratica meditativa ed energetica: Terapia Zen “Ten Shin Cuore di Cielo Puro”.
Ed è proprio questa condizione di Ten Shin la principale sorgente a cui l’operatore energetico deve attingere per poter entrare nel vivo della terapia Zen. Alla parola Ten, che può essere tradotta con “cielo” o “celestiale”, si attribuisce il significato di limpido, puro. La parola Shin si traduce con “cuore” o “spirito” e, quindi, l’espressione Ten Shin, solitamente tradotta “Cuore di Cielo Puro”, significa essere nello stato di luminosa serenità dell’essere.
Il corpo è rilassato, senza tensioni, la mente è serena, in ogni azione, il volto è presente, luminoso, sorridente. Per arrivare ad essere in questo stato di luminosa serenità occorre un addestramento interiore che libererà da quell’inquinamento interiore causato dal nostro io.
Il Ten Shin si sviluppa quando, integro nel proprio sistema di Corpo Mente Spirito, l’operatore energetico è in grado di condurre per mano il paziente in una viaggio alla riscoperta del sé interiore, facendolo avanzare gradualmente e percependo la sua richiesta di arrestarsi o di fare un ulteriore passo. Lo stato di Ten Shin fa sì che il rapporto tra terapeuta e paziente sia di unione e non di forza: il terapeuta, infatti, non prevarica l’io corporeo ed emozionale del ricevente, ma entra in sintonia interiore con egli, diventando il mezzo attraverso il quale il paziente impara a entrare in contatto con se stesso. “Il mezzo terapeutico siamo noi”, dice il Maestro Tetsugen definendo la condizione del terapeuta.